Pugile in Riposo
Il Pugile in Riposo è una scultura in bronzo ellenistica, attribuita a Lisippo o ad un artista della sua cerchia, databile tra il III e il II secolo a.C. Rappresenta un pugile seduto, in un momento di riposo dopo un combattimento. È una delle opere più celebri dell'arte greca antica.
Caratteristiche principali:
- Realismo: La scultura si distingue per il suo eccezionale realismo. Il pugile è rappresentato con ferite e segni di combattimento, come tagli, gonfiore e orecchie deformate ("orecchie a cavolfiore"), tipici dei pugili dell'epoca.
- Posizione: Seduto, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e la testa rivolta verso destra, il pugile sembra pensieroso e stanco. La sua posizione suggerisce fatica fisica e mentale.
- Materiale: Realizzata in bronzo, la scultura presenta inserti in rame (per le labbra e le ferite) che accentuano il realismo della scena. Gli occhi erano probabilmente realizzati in avorio o vetro, ma sono andati perduti.
- Contesto: Le sculture di pugili erano comuni nell'antica Grecia, spesso commissionate per commemorare vittorie o onorare atleti. Il significato di questa opera specifica è oggetto di dibattito tra gli studiosi.
- Scoperta e Conservazione: La scultura fu scoperta a Roma nel 1885, sul Quirinale, vicino alle Terme di Costantino. Attualmente è conservata nel Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo.
Influenza:
Il Pugile in Riposo ha esercitato una notevole influenza sull'arte successiva, ispirando artisti di diverse epoche. La sua rappresentazione realistica della figura umana e la sua espressività emotiva lo rendono un capolavoro senza tempo.